mercoledì 28 maggio 2008

è il primo tentativo..
le foto sono sfuocate perchè lo scanner non va..
ma mio papà mi ha dato un bacio sulla fronte..
la ele si è commossa..
e fede mi ha dato 9,5..
auguri mamma

martedì 27 maggio 2008

E' ora..

basta!
questo è un posto tutto mio, dove quello che voglio dico.
nessun problema.
credo che sia assurdo che certe persone non riescano a provare affetto incondizionato.assurdo pensare ai "perchè tu sei speciale" a cui avrei dovuto credere e forse così ho fatto, ma che invece nascondevano solo bisogno, pura e vuota necessità.
tu sei fantastico.le persone che ti aprono il cuore lo scoprono ogni giorno.tu ti adoperi in quello in cui credi come ho visto fare a poca gente.tu non chiedi nulla indietro se non rispetto e passione e amore in tutte le sue forme. tu hai perso molto e hai detto troppo poco per quello che ti è stato fatto.ma conosco quel cuore, so che troverà posto per perdonare. e non perchè perdonare sia un gesto buono, meritevole..ma perchè perdonare ti permetterà di poterti donare a qualcun altro che il tuo affetto non lo getterà come fosse carta straccia.
tu ora raccogli i cocci e costruisci con quelle mani grandi, di persona adulta, una storia nuova.
io ti ammiro.
mi hanno detto che sei un artista vero e proprio, che sei la speranza che di uomini come te al mondo ce ne possano essere altri.
io di quello che il mondo offre non posso darne certezza. so quello che ho accanto.e non potevo chiedere di meglio.
bisogna essere se stessi, le persone ti amano per quello che porti dentro il cuore e non per quello che vorrebbero portassi.bisogna essere sinceri. e se un giorno ti riconoscessi unico..beh..allora preoccupati perchè uniche sono quelle persone che non sanno di esserlo.

domenica 25 maggio 2008

i'm a librarian

ieri matrimonio..
emozionante per quei particolari..i due padri che si incrociano,i sospiri forti forti, e le risate delle persone che ti vogliono bene.
non sono stata male..no..non lo sono stata affatto.
poi la sera di corsa da te e..nonostante tutti i complimenti ricevuti in giornata , solo tu mi fai sentire brillante e bella.
ed ora cerco la mia strada.
ho meno di un anno e ho l'idee così confuse.
un mio progetto termina incompiuto.
PREFAZIONE
-E' il 19 agosto e piove. Sono seduta su un muretto e mi guardo attorno. A terra il fango ha lo stesso colore della cipria che mia nonna è solita usare d'estate per sembrare abbastanza abbronzata agli occhi della gente. Dal solstizio d'estate, che il tempo sia nuvolo o piovoso, lei ha la faccia più nera d' Italia.
Guardo davanti a me, "verso l'infinito e oltre" come dice Buzz Lightyear. Ha tramontato già da tempo e qui ancora non si pensa alla cena. Lo stomaco brontola da un quarto d'ora buono, ma non lo ascolto. Fingo di non sentirlo. Non ho tempo. Devo osservare, continuare a posare lo sguardo su tutto ciò che mi circonda. E' l'ultima sera che ho questa possibilità.
La tristezza mi pervade il cuore, lo sento dividersi come se i ventricoli stessero giocando a tiro alla fune con l'aorta.
Già, perchè sono due le tristezze che mi invadono. Sono talmente distinte da poterle quantificare.
Questo viaggio ormai è alla fine, domani si parte ed io..io..
Diciamo che il mio ventricolo sinistro è desideroso di tornare a casa. E' stanco , infreddolito, si sente solo. Vuole sentirsi stringere dal caldo e confortevole abbraccio di casa.
Il ventricolo destro è a conoscenza di un segreto. Sa cosa mi sta accadendo, sa quello che proverò, ma tace. Stringe lo scrigno portatore di sapere, creando la gelosia del mio cervello.
Lui anela la verità assoluta.Sempre.
A Gabriele, il mio ragazzo, lo dico sempre :" Guarda Gabry, preferisco che tu me lo dica. Anche se è una cosa brutta..anzi meglio. Sono più felice nel sapere!" e lo affermo con sguardo luccicante e fiero del mio coraggio nel sapere affrontare anche la fine del mondo! E fiera del saper mentire anche con me stessa così bene, perchè quando finisce che Gabry mi ascolta e mi dice frasi del tipo: "Beh..se devo essere sincero..quando continui a chiedermi imperterrita 'cosa stai pensando?'..un po' mi infastidisci.." , ecco, a questo punto incomincio a guardare verso l'alto per impedire alla forza di gravità di farmi scendere le lacrime.
Il gioco è finito.Ha vinto il ventricolo sinistro.La stanchezza prevale sulla voglia di conoscere. E su quello stesso muretto mi abbandono alla fantasia, penso alle persone a casa, agli impegni, immagino i dialoghi del ritorno.
Con questi pensieri gentili, il mio stomaco trova il modo di farsi sentire. Grandi ruggiti di fame. Enrico che nel frattempo si stava avvicinando li sente e scoppiamo in una fragorosa risata.
"Fame?"
"No...oggi no.." e rido.
"Dai..andiamo a riempirci di risotto e acqua calda!" continua lui scherzando.
Sento che anche nel suo tentativo di ironizzare si nasconde lo stesso tiro alla fune che aveva avuto luogo in me qualche minuto prima.
Lo abbraccio per qualche secondo e rimaniamo in silenzio, come abbiamo imparato in questo mese. Gli altri ci raggiungono ed insieme ci incamminiamo lungo il viale che porta alla nostra sala da pranzo , l'ultima volta.
Parliamo di cose da poco conto, per coprire il chiacchiericcio dei nostri cuori.
FINE

un tuo progetto inizia come un fiume in piena e tu sei così di cuore grande da includermi.e qui faccio un altro tentativo.
troverò la mia strada.
grazie.

mercoledì 21 maggio 2008

I believe

"Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono nel campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finchè non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qua; però, prima di credere in qualcos'altro, bisogna fare i conti con quello che c'è qua: e allora mi sa che crederò primo o poi in qualche dio. Credo che se prima o poi avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecentomila al mese, però credo anche che se non leccherò il culo come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'è un buco grosso dentro, ma anche che il rock and roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici, bè, ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese di ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx... Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perchè comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia. Ecco, allora vedete di ricaricare le vostre scorte con questo..."
dietro queste parole per me c'è un mondo..ricordi dell'ultima vacanza in montagna noi quattro,ricordi del primo film italiano che mi è piaciuto,ricordi di tutte quelle cose che ti ho raccontato di lui..
sarà per il compleanno passato, sarà per l'agitazione che mi si muove dentro..ma in questo perido mi manca più del solito..in questo periodo sento un vuoto più grande del solito.

martedì 6 maggio 2008

le fabuleux destin d'Amelie Poulain


le sedie parlano le porte parlano gli ascensori parlano i denti finti parlano gli alberi parlano le scarpe parlano le onde parlano i capelli parlano le tivù spente parlano le unghie parlano il pisello parla le valigie parlano gli odori parlano i bagni parlano i fiori parlano i passi parlano
i pazzi ascoltano

uno, due passi sulle scale e siamo finalmente sopra il pullman.uno sguardo al corridoio.ci volgiamo l'uno verso l'altro e scoppiamo a ridere!pullula di gente qui dentro!
fortunatamente troviamo due posti liberi vicini. cerchiamo di accomodarci nel migliore dei modi che 50cm a testa possono offrire e continuiamo a ridere a crepapelle.
dietro quelle risate, la gente ora così vicino a noi non sa, si nascondono paure, incertezze, desideri. i ritorni a casa sono sempre così.
cerchiamo di rilassarci, un auricolare a testa e ascoltiamo musica. nella testa di entrambi scorrono le immagini di questi giorni. so, guardandoti negli occhi, che anche tu stai pensando a noi, quindi mi giro, ti bacio sulla guancia "mi mancherai anche tu un sacco".
sorridi. quanto amo quel sorriso.

un' aperitivo non sistema le cose.ma offre le occasioni per ammirare quello che mai si è perso.una persona importante, che vive tutto con un'intensità che mi mancava.

"perchè a me e te piace stare fino alle cinque di notte sveglie, con i biscotti, un film alla tv e una coperta a scaldarci.io e te ci siamo trovate!"

con te bastano poche parole. tu capisci subito e ti arrabbi perchè ti racconto tutto solo quando sto per esplodere. ma è bello sentirmi poi cullare dalla nostra amicizia.buon mare. io ti aspetto.

ti dono una principessa. tu mi doni la tua porta di casa aperta.ti dono fragole e gelato. tu mi doni un pranzo e tratti della tua vita. ti dono un bacio. e tu mi doni un messaggio che rivela la tua più intima personalità.come potrei non condividere con te i miei sogni più belli?!

alzo gli occhi a quella stella..alla mia stella..sorrido. "guarda zio,questa è la mia vita"